un sito di notizie, fatto dai commentatori

Stone Age Economics

0 commenti

Gianfranco Marrone racconta su Doppiozero Stone Age Economics di Marshal Sahlisn, pubblicato a Chicago nel 1972.

Le lunghe descrizioni dell’esistenza paciosa e godereccia del cacciatore-raccoglitore presenti nel libro sono al tempo stesso esilaranti e durissime: val la pena leggerle per intero. Sono esilaranti perché sorprendenti nella loro icasticità. Durissime perché sferrano un attacco senza sconti non solo all’antropologia evoluzionista carica di etnocentrismo, ma, più in profondità, al cosiddetto razionalismo economico che – tornando all’oggi – si continua troppo spesso a considerare l’unica forma possibile di organizzazione dell’esistenza umana e sociale. Non c’è, sottolinea Sahlins, da un lato una razionalità presunta universale, identificabile con i principi basici di quella scienza triste che è l’economia, e dall’altro le varie culture, pregne di pregiudizi e insensatezze varie. Ci sono semmai varie forme di razionalità che s’innestano in varie culture, essendone parte costitutiva. “La razionalità – scrive – opera all’interno di un ordine culturale relativo che a sua volta ha una logica propria”. Tutto il resto è mistificazione autocelebrativa dell’Occidente, un Occidente che, autorappresentandosi come logico e razionale, mal nasconde le sue proprie esigenze culturali, le proprie forme non utilitaristiche di comportamento, i propri valori esistenziali e ludici.

Immagine da Wikimedia.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.