di Lowresolution • 25 Mar 2016 • 24 commenti • 4
Su suggerimento di @Lowresolution
L’Italia dovrebbe puntare ad attrarre i centri di ricerca e sviluppo delle multinazionali, perché da noi risulta conveniente fare ricerca: abbiamo un minor costo del lavoro qualificato rispetto a Paesi come USA e Regno Unito, alte competenze, una buona qualità della vita ed un forte attaccamento all’azienda.
di hookii • 23 Mar 2016 • 11 commenti • 0
A Medium hanno provato a farlo usando un famoso software, Holacracy, ma le cose non sono andate bene e ora hanno fatto marcia indietro
di @ilGuada • 22 Mar 2016 • 47 commenti • 1
Su suggerimento di @IlGuada.
E’ ben strano questo Stato che da una parte cerca di combattere la disoccupazione che rimane ancora a livelli troppo alti, ma dall’altra ricerca figure professionali a cui affidare incarichi “a titolo gratuito”.
di GTB • 18 Mar 2016 • 77 commenti • 2
Su suggerimento di @GTB
Su hookii abbiamo già parlato in diverse occasioni dell’impatto di robot ed intelligenza artificiale nel mondo del lavoro: sul blog di 80.000 hours si tenta una disamina di quali saranno, nel prossimo futuro, le carriere maggiormente a rischio.
di M@ • 8 Mar 2016 • 171 commenti • 4
Su suggerimento di @M@.
Edoardo Lombardi Vallauri, sulla rivista Il Mulino, parla del luogo comune dell’università che non prepara al lavoro, partendo dalla domanda principale da farsi sull’argomento: a che lavoro dovrebbe preparare l’università?
di Yoghi • 7 Mar 2016 • 3 commenti • 2
Su suggerimento di @yoghi
La crisi ha creato una generazione di disoccupati in tutta l’Europa del sud.
Una ferita nel tessuto economico e sociale dell’Italia che non sembra rimarginarsi
Su Lavoce.info Giubileo e Pastore analizzano pregi e difetti delle politiche per il lavoro.
di Sguenz • 3 Mar 2016 • 51 commenti • 2
Su suggerimento di @Sguenz.
“Scusa, ho da fare” è oggi una frase sempre più ricorrente, ci fa sentire importanti e lusingati, lamendandosi.
di S.S.S. (Split Society Syndrome) • 22 Feb 2016 • 171 commenti • 6
Su suggerimento di @S.S.S. (Split Society Syndrome)
Sul blog del Sole 24 ore Econopoly, tre giovani ricercatori italiani Marta Fana (SciencePo, Parigi), Dario Guarascio e Valeria Cirillo (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa) smentiscono con un post il sottosegretario Tommaso Nannicini e il consigliere del premier Marco Leonardi, i quali rivendicano gli effetti positivi del Jobs Act in termini di crescita dell’occupazione e, soprattutto, di una maggiore stabilità dei rapporti di lavoro.
di Raphus Cucullatus jr • 8 Feb 2016 • 6 commenti • 2
Su suggerimento di @Raphus Cucullatus jr
Il 4 e 5 febbraio si è tenuto a Padova un convegno sul lavoro, di cui dà notizia Il Manifesto, una lettura militante del fenomeno, dove vedono in primo piano le analisi di Connessioni Precarie ed Euronomade: lavoro nelle sue accezioni più problematiche, da quello migrante a quello delle filiere di Amazon.
di Massimo011 • 6 Feb 2016 • 12 commenti • 4
Su suggerimento di @Massimo011.
Il governo vuole abolire la negoziazione unica nazionale entro la fine dell’anno. Tra le mosse previste dall’esecutivo per arrivare a questo traguardo c’è quella di proporre un salario minimo legale, che secondo i sindacati potrebbe svuotare di senso i contratti nazionali.
di Hater Parisi • 29 Gen 2016 • 18 commenti • 2
Su suggerimento di @Hater Parisi.
La notizia dei 600 posti di lavoro di Apple per Napoli non sembra essere del tutto vera, forse più importante ancora è la notizia dell’accordo con il fisco italiano, oltre all’accordo con gli insegnanti e la scuola, che utilizzeranno proprio gli strumenti Apple.
di Elena • 28 Gen 2016 • 53 commenti • 3
Su suggerimento di @Elena.
La percentuale di assenze nel pastificio di Foggia era molto più alta che negli stabilimenti del resto d’Italia, e la filiale era a rischio chiusura.
di @gio • 24 Gen 2016 • 51 commenti • 3
Su suggerimento di @gio e @brisso
Mentre con la pubblicazione dei dati INPS sui nuovi rapporti di lavoro (qui i dati) si riaccende la polemica sulla loro interpretazione.
di Massimo011 • 28 Dic 2015 • 31 commenti • 3
Su suggerimento di @Massimo011
In Italia è calato il numero dei lavoratori indipendenti, in parte per i fallimenti delle microimprese, in parte perché ci sono meno false partite Iva (giovani precari iscritti al regime dei minimi, che lavorano come dipendenti).
di anonimo • 24 Dic 2015 • 61 commenti • 2
Su suggerimento di @anonimo
Dopo gli scandali degli scorsi sulle condizioni di lavoro che vigono nei suoi centri, lo scrittore Michael Segalov si è fatto assumere per un lavoro stagionale in uno dei centri di smistamento di Amazon, riportando un resoconto per Vice: un racconto dell’altro lato della medaglia sullo store online che ci spedisce pressochè qualsiasi cosa, per arrivare alla conclusione dell’autore [SPOILER]:
Quello che ho visto durante la mia permanenza è stato che, per quanto le precedenti indagini abbiano avuto esiti drammatici, lavorare da Amazon è una merda—ma non più merda di qualunque altro lavoro occasionale e pagato male.
di Mambombuti • 21 Dic 2015 • 41 commenti • 15
Su suggerimento di @Mambombuti
I diversi cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni nel mondo del lavoro, tra cui nuove forme contrattuali e una diminuzione dell’alternanza tra lavoro e tempo libero, hanno determinato da un lato la riduzione o la scomparsa di diverse malattie da lavoro “storiche”, e dall’altro l’emergere di nuove problematiche psicosociali, tra cui il mobbing.
di Sguenz • 18 Dic 2015 • 4 commenti • 0
Su suggerimento di @Sguenz.
Sharing economy, crowdfunding, guerra generazionale nel mondo del lavoro: sono tutti argomenti molto discussi in questi giorni.
di Piwakkio • 17 Dic 2015 • 41 commenti • 0
Su suggerimento di @Piwakkio.
In Italia il mondo del lavoro non vede di buon occhio i lavoratori più giovani, che hanno generalmente un maggiore tasso di disoccupazione, contratti di lavoro meno tutelati e con stipendi più bassi.
di Pandora • 10 Dic 2015 • 151 commenti • 2
Su suggerimento di @pandora e @uqbal.
Lavorare nell’industria culturale significa consegnarsi ad una precarietà estrema e senza sbocco, dice Raimo, senza che nessuno si organizzi per cambiare le cose, in primo luogo sindacalizzandosi.