La classe creativa rovina le città [IT+EN]
di cocomeraio • 29 Ago 2017 • 0 commenti • 6
A cura di @cocomeraio.
Quindici anni fa Richard Florida, nel suo libro L’ascesa della classe creativa , sosteneva che le città dovessero dovessero adattarsi per accogliere al meglio i lavoratori “creativi” -ingegneri ad alta specializzazione, artisti a vario titolo, giornalisti- e che questo avrebbe permesso il rifiorire degli ambienti urbani su nuove basi, spingendo allo stesso tempo la crescita economica.