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Twitter attacca Mastodon (e non solo)

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Come segnala l’account ufficiale di Mastodon Uno Italia, intitolando “Twitter attacca Mastodon”, Twitter ha sospeso l’account ufficiale di Mastodon:

Musk sospende l’account ufficiale di mastodon su twitter e ne blocca le principali istanze, da ieri non è più possibile inserire link a mastodon.social e alla più grande istanza italiana mastodon.uno!

Questo segue la sospensione di parecchi giornalisti di CNN, Washington Post e the New York Times che erano stati critici nei suoi confronti

Ne parla più in dettaglio Punto Informatico:

Dopo aver sospeso l’account @ElonJet e quello del suo proprietario Jack Sweeney, Twitter ha sospeso anche l’account di Mastodon (@joinmastodon), in quanto era stato condiviso un link all’account @ElonJet. Per lo stesso motivo sono stati sospesi anche gli account di alcuni giornalisti. […] Diversi utenti hanno però fatto notare che nei tweet di alcuni giornalisti non c’era nessun link vietato dalle regole.

Da notare che, mentre Musk parla di “doxxing”, i dati degli spostamenti dei velivoli sono in realtà disponibili pubblicamente a tutti, come si legge anche su Wikipedia nella voce su Elonjet.

Nonostante ciò, Elon Musk ha cambiato le regole di Twitter, sospeso Elonjet e avviato un’azione azione legale contro l’utente in questione. Ma Paolo Attivissimo, oltre a riportare che Twitter sta segnalando come “sensibili” i tweet con link a Mastodon «almeno secondo le osservazioni di alcuni ricercatori», nel suo riassunto della situazione di Twitter (“Sul sito del paladino della libertà di espressione siamo già alla purga dei giornalisti“), fa notare:

La giustificazione per il cambiamento delle regole e l’azione legale, secondo Musk, è che il 13 dicembre a Los Angeles uno stalker ha bloccato l’auto che trasportava uno dei suoi figli ed è salito sul cofano. Un episodio grave e preoccupante, ma Jack Sweeney, quello di @elonjet, non ha mai postato informazioni sugli spostamenti in auto di Musk e famiglia; ha pubblicato solo le informazioni sulle partenze e gli arrivi del suo jet personale, con o senza Musk a bordo, e l’episodio descritto da Musk non è avvenuto nei pressi di un aeroporto. Il nesso fra i due eventi, insomma, è decisamente labile.

Come «ulteriore conferma della regola, non scritta ma che si sta man mano delineando, secondo la quale su Twitter la libertà di espressione è sacrosanta, ma soltanto fino a quando non crea fastidio a Elon Musk», Attivissimo riporta il caso dei fischi contro Musk al Dave Chappelle Show del 12 dicembre e che «Twitter ha iniziato subito a bloccare molti degli account degli utenti che condividevano il video della figuraccia di Elon Musk».

Negli ultimi giorni, infatti, non sono stati colpiti da decisioni arbitrarie solo utenti, giornalisti e Mastodon.

Come scrive Attivissimo, Musk ha anche incitato a processare Anthony Fauci (tweet), da cui “è partita su Twitter una campagna di odio contro l’immunologo, sua moglie e i suoi figli». Attivissimo ricorda che «Musk, nel 2020, aveva tweetato che “il panico da coronavirus è stupido” e che la pandemia negli Stati Uniti sarebbe stata “vicina allo zero” entro aprile di quell’anno».

Inoltre l’ex direttore della sicurezza e della fiducia di Twitter ha dovuto abbandonare la sua abitazione dopo gravi minacce, quando Musk lo ha accusato pubblicamente su Twitter «di essere favorevole alla pedofilia presentando come presunta prova un estratto della tesi di Roth tolto dal suo contesto e travisato».

La politica di Musk ha anche accresciuto i contenuti d’odio verso le minoranze:

Elon Musk ha cercato di rassicurare gli inserzionisti pubblicando grafici che sembrano indicare un calo della visibilità dei discorsi d’odio, ma il 12 dicembre tre membri del Trust and Safety Council, l’organo interno di Twitter che vigila sulla sicurezza degli utenti e garantisce la fiducia in questo social network, si sono dimessi e hanno pubblicato una lettera nella quale dicono invece che i contenuti di odio contro le persone di colore e gli omosessuali sono aumentati enormemente da quando Elon Musk ha preso le redini di Twitter e parlano di un social network “governato tramite diktat”. Per tutta risposta, Musk ha abolito l’organo interno di vigilanza il giorno stesso.

Mentre da una parte Musk censura e caccia, dall’altra, ricorda Attivissimo:

Musk ha usato Twitter per fare una raccomandazione di voto nelle elezioni statunitensi; ha invitato i suoi oltre cento milioni di follower a seguire il movimento complottista insurrezionista QAnon; ha riammesso Donald Trump, che era stato bandito da Twitter dopo i suoi tweet di aizzamento della folla che poi ha assalito il Campidoglio statunitense il 6 gennaio scorso, e ha tolto il ban anche ad alcune migliaia di figure della disinformazione e dell’odio, soprattutto apertamente neonaziste e razziste, ma anche complottiste di QAnon e spammer: personaggi come Andrew Anglin, bandito sin dal 2013, fondatore del sito neonazista Daily Stormer, aperto sostenitore della pulizia etnica, negazionista dell’Olocausto e artefice di campagne di persecuzione fisica di ebrei (RollingStone).

Attivissimo cita anche il caso di Kanye West e altri eventi e considerazioni.


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