In questa newsletter ho raccontato in dettaglio il fronte cyber della guerra in Ucraina, con analisi di specifici attacchi diretti contro Kiev (così come abbiamo visto il variegato fronte pro-Ucraina che ha sommerso di attacchi la Russia).
Ora Microsoft ha pubblicato un rapporto che conferma il quadro emerso già in modo episodico, ma che ha il merito di essere basato su dei dati (cui ha accesso l’azienda) e sull’analisi dei suoi ricercatori. Il risultato è una mappatura in cui gli attacchi informatici contro l’Ucraina appaiono molto più fitti, determinati e integrati nelle strategie di guerra. Il report Microsoft cerca infatti anche di individuare correlazioni fra il fronte della guerra sul campo e quello ibrido online, fatto di una miscela di intrusioni, attacchi distruttivi e propaganda. Il risultato è una delle fotografie più dettagliate oggi a disposizione, che mostra quanto la cyber sia una componente centrale dei conflitti, anche quando, nel mezzo di una guerra e un’invasione, resta meno visibile e sotterranea.In particolare, per Microsoft questo report illustra quanto i cyberattacchi russi siano stati “continui e distruttivi”. A partire da poco prima dell’invasione, scrivono i ricercatori, “abbiamo visto almeno sei diversi attori nazionali allineati alla Russia lanciare più di 237 operazioni contro l’Ucraina, inclusi attacchi distruttivi che sono in corso e minacciano servizi essenziali per i civili. Gli attacchi distruttivi sono stati accompagnati da spionaggio e attività di intelligence”.
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