A cura di @AnderElessedil.
Il sito Il Fatto Storico, traducendo un articolo di LiveScience, descrive la storia di un’importante scoperta archeologica in Grecia.
Un team composto da archeologi del locale eforato per le antichità e studiosi dell’università di Goteborg, in Svezia, e di Bournemouth, in Gran Bretagna, hanno eseguito alcuni esami radar e altre ispezioni non invasive sul sito di Vlochòs, nella Tessaglia Occidentale, durante due proficue settimane di settembre. Le osservazioni eseguite fino a quel momento facevano ritenere l’area un piccolo villaggio dell’antica Grecia sito sulla vetta di una collina che domina la pianura tessala. Le analisi odierne hanno invece appurato che Vlochòs era una piccola cittadina con un’estensione di 40 ettari, aumentando di molto la sua importanza, e che la collina era la sua acropoli. Abitata fra il VI e il III secolo a.C. Vlochòs aiuterà a comprendere meglio un’area da sempre considerata periferica per lo studio dell’antichità.
La notizia ha un risvolto mediatico curioso. Robin Ronnlund, archeologo a capo della spedizione, ha scritto, sul blog del progetto VLAP, un post per correggere alcuni media che parlavano di “scoperta città antica” e altre inesattezze, esagerando la portata o distorcendo le parole del primo comunicato dell’università che ha annunciato i risultati della campagna.
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