Andrea Zanni ha incontrato per Il Tascabile la matematica e scrittrice Chiara Valerio. Nel corso della conversazione, la Valerio discute analogie e differenze tra democrazia e matematica spiegando in che senso quest’ultima sarebbe la scienza delle relazioni.
Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978, è scrittrice e editor della narrativa italiana per Marsilio. Ha studiato matematica per molti anni, e ha un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità.
Il suo ultimo libro è un piccolo pamphlet, pubblicato da Einaudi: La matematica è politica. Mischiando saggio, polemica civile e autobiografia – in maniera non dissimile al suo precedente libro Storia umana della matematica –, Valerio propone un parallelismo tra matematica e democrazia, esplora le analogie fra due spazi apparentemente diversissimi ma in realtà fondati sulla costruzione collettiva di un senso a partire da assiomi e da regole condivise: due “sistemi di regole, che creano comunità e lavorano sulle relazioni”. Sia nella matematica che in democrazia ogni concetto di verità non può che prescindere da un contesto, da definizioni comunemente accettate e da condizioni presenti che potranno in futuro cambiare. Sono costruzioni umane, culturali, che vanno continuamente ridiscusse. Nonostante alcune analogie a tratti azzardate, l’emulsione fra sostanze apparentemente incompatibili tiene soprattutto grazie all’obiettivo personale e civile del libro: riannodare, in tempi di pandemia e quarantene, il piano individuale e collettivo, riscoprire l’essere comunità di individui pensanti e liberi.
Immagine da Wikimedia.
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