Su Valigia Blu, Valentina Colombi critica la lettera che il nuovo ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha inviato il 9 novembre scorso a tutte le scuole.
Le iniziative del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, a poche settimane dall’inizio del suo mandato sono già sufficienti per cogliere una precisa strategia culturale, con netti fondamenti ideologici.
Il 9 novembre il ministro ha diramato una lettera indirizzata alle studentesse e agli studenti di tutte le scuole della Repubblica, nella quale ha voluto spiegare le ragioni per le quali, per iniziativa del nuovo governo, quella data è assurta a scadenza del nostro “calendario civile”. Una scelta che non si inscrive nella scia di quanto stabilito dalle Nazioni Unite, che hanno fissato in quella data la “Giornata mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo” – in ricordo della “notte dei cristalli”, che vide scatenarsi, tra il 9 e il 10 novembre 1938, la violenza antisemita nel Reich nazista –, ma che prende una strada completamente diversa, con la proclamazione di una “giornata della libertà” con la celebrazione della “giornata della libertà” (istituita dal Parlamento italiano nel 2005) volta a ricordare un altro evento storico di natura molto differente e con implicazioni altrettanto differenti sul piano politico e civile rispetto alla Kristalnacht: la caduta del muro di Berlino, iniziata con le prime picconate il 9 novembre 1989.
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