Su suggerimento e a cura di @uqbal

In Sri Lanka, Paese martoriato fino a sette anni fa da una pesante guerra civile tra Tigri Tamil ed esercito regolare, l’importante Galle Literary Festival si è aperto con una sessione in lingua tamil.
Nondimeno, tutti gli espositori e molti degli scrittori tamil hanno voluto esprimersi in inglese, e per una buona ragione: “Non vogliamo parlare soltanto a noi stessi”.
Di qui parte l’analisi di Mali, che sostiene che il “parlare a sé stessi” e la paura della “appropriazione culturale” stiano facendo fin troppa presa in Europa, soprattutto nel post-Charlie Hebdo.

 

Immagine di Vinoth Chandar via Flickr, CC BY 2.0