A Memphis un ragazzo di 19 anni, Ezekiel D. Kelly, è entrato in un negozio di ricambi auto e ha aperto il fuoco, uccidendo quattro persone. Mentre sparava, Kelly ha ripreso tutto con lo smartphone e ha trasmesso i suoi omicidi su Facebook, in diretta.
Facebook, che sta lavorando su questo caso insieme al Global Internet Forum to Counter Terrorism, un’organizzazione indipendente creata nel 2017 insieme a Microsoft, Twitter e YouTube, ha fatto sapere di aver rimosso il Live di Kelly prima ancora che la polizia di Memphis diffondesse un’allerta pubblica.
Nonostante questo, alcuni utenti di Facebook potrebbero essersi imbattuti nelle drammatiche immagini in diretta. Non sappiamo ancora quanti, per stabilirlo servirà un’indagine del social. Come quella effettuata nel 2019, in seguito a un episodio simile. All’epoca il ventottenne Brenton Tarrant trasmise in diretta su Facebook la parte iniziale del suo attacco a due moschee, a Christchurch in Nuova Zelanda, che ha causato la morte di 51 persone. Lo streaming live di Tarrant, in quell’occasione, è stato visto da 200 persone.
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