Su suggerimento di @Ander Elessedil.
Max Fisher, giornalista di Vox, prende spunto dall’ultimo articolo pubblicato da Seymour Hersh – in cui si ipotizza che gli Stati Uniti abbiano messo in scena la dinamica dell’uccisione di Osama bin Laden (il capo di Al Qaeda, secondo la ricostruzione, sarebbe stato in mano dell’intelligence pakistana dal 2006) – per analizzarne la parabola come giornalista.
Fisher prima spiega perché l’ultimo articolo di Hersh sul raid di Abbottabad è definibile di poca sostanza, poi analizza le inchieste dell’ultimo decennio di uno dei campioni del giornalismo investigativo americano.
Maybe there really is a vast shadow world of complex and diabolical conspiracies, executed brilliantly by international networks of government masterminds. And maybe Hersh and his handful of anonymous former senior officials really are alone in glimpsing this world and its terrifying secrets. Or maybe there’s a simpler explanation.
Immagine da flickr.
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