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Un’arte in via di scomparsa: l’estrazione della porpora in Messico

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Il Guardian pubblica un reportage su un antico mestiere precolombiano, la raccolta di un murice usato per produrre una porpora locale. La storia viene raccolta attraverso le parole di uno dei pochi  tintoreros che ancora praticano il mestiere, e illustrata con belle immagini.

La Plicopurpura columellaris è un murice come quelli usati nell’antichità mediterranea per produrre le varie porpore locali, e le sue proprietà tintoriali erano state scoperte dai popoli che abitavano le coste occidentali del Messico.
I raccoglitori usano un metodo tradizionale: i molluschi sono raccolti, la loro secrezione viene spremuta su un rotolo di filo di cotone tenuto in mano, e poi vengono riposizionati nella loro posizione riparata tra i sassi. La raccolta è molto ridotta rispetto ai tempi andati, per un eccesso nell’uso della risorsa, che adesso sopravvive solo in luoghi protetti.

Ricordiamo che pochi mesi fa Hookii aveva presentato un articolo che riguardava la produzione della porpora mediterranea, con dotti interventi da parte degli utenti.


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