Su suggerimento di @Georges DuRoy de Cantel.
Dopo la proposta di una possibile reitroduzione della pena di morte da parte di Viktor Orbàn, sul suo blog GeoPoliticaMente, Luca Troiano ricostruisce la situazione in cui si trova l’Ungheria, la deriva illiberale che sta prendendo e la crescita del movimento d’estrema destra antisemita Jobbik.
C’è un angolo d’Europa dove si può essere perseguitati solo perché gay, dove un partito d’estrema destra parla apertamente di schedatura dei cittadini ebrei, e dove si dibatte su una possibile reintroduzione della pena di morte. È l’Ungheria di Viktor Orbán, ogni giorno più lontana dai princìpi dello Stato di diritto.
Immagine in Pubblico dominio da pixabay
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