Su suggerimento di @Baboz.
In un articolo per Rivista studio, Anna Momigliano si interroga sulla necessità o meno di contrastare la diffusione dei prestiti dall’inglese nella lingua italiana:
Quando ho letto che la nuova edizione del Devoto-Oli, il più prestigioso dizionario italiano, curata da Luca Serianni e Maurizio Trifone, ha introdotto una serie di schede volte a incentivare l’utilizzo di parole italiane al posto di alcuni anglicismi, il mio primo pensiero è che fosse un’operazione antistorica, oltre che fallimentare in partenza.
Immagine da Wikimedia.
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