Nel decreto in arrivo lo scudo penale per medici e infermieri, ne parla un articolo di Fanpage
Oltre al caso specifico la problematica era già stata descritta da una circolare della procura di Roma che dava indicazioni ai magistrati di evitare un eccesso di iscrizioni al registro degli indagati con la scusa dell’atto dovuto.
Una bufala, una leggenda, a volte un pretesto oppure un alibi. Sostenere che una querela o una denuncia debbano comportare automaticamente l’iscrizione nel registro degli indagati – che perciò è un atto dovuto – è «un errore». Non sta scritto da nessuna parte. Anzi, contrasta sia con quanto affermato dalla Cassazione sia con il sistema, perché «finisce per attribuire impropriamente alla Polizia giudiziaria – o, addirittura, al privato denunciante – il potere di disporre delle iscrizioni a mod. 21». Potere che, viceversa, spetta «esclusivamente» al pubblico ministero e alla sua «ponderata valutazione», quando sussistono non «meri sospetti» ma «specifici elementi indizianti».
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.