A cura di @Luis.
Il più grande e più antico partito politico cileno ha deciso di sospendere le elezioni primarie per scegliere il proprio candidato da presentare il 2 luglio, quando invece ci saranno, per legge, le primarie di coalizione.
Come in molti Paesi latinoamericani, in Cile le primarie sono regolamentate per legge e dal 2012 vige l’obbligo per i partiti politici, o coalizioni, che le usano di svolgerle lo stesso giorno, quest’anno si terranno il 2 luglio, e interesserà soprattutto la Nueva Mayoría, coalizione di centrosinistra che fa a capo all’attuale Presidente Michelle Bachelet (che non può ricandidarsi), e Chile Vamos, centrodestra dell’ex-presidente Sebastián Piñera.
Al di fuori della regolamentazione dell’autorità elettorale il Partito Socialista Cileno aveva deciso a inizio dell’anno di tenere una propria consultazione interna il 23 aprile, aperta ai semplici simpatizzanti, per scegliere un unico rappresentante in vista del voto che avrebbe interessato tutto il centrosinistra.
All’interno del grande Partito sembra che la partita si sia giocata tra i sostenitori dell’ex-presidente Ricardo Lagos e quelli dell’ex-segretario dell’OAS José Miguel Insulza, con il settore vicino alla segretaria del Partito, Isabel Allende, in posizione intermedia: alla fine sembrerebbe che l’abbiano spuntata i sostenitori di Insulza con la decisione di risolvere la questione del candidato con le primarie.
A quanto pare però l’intenzione della Segretaria Allende, anziché quella di accontentare la corrente che fa a capo a Insulza, fosse stata quella di mantenere unito il Partito accondiscendo alle richieste di un candidato, Insulza, di fare le primarie ma con la speranza che l’altro candidato, Lagos, si presentasse e le vincesse.
Lagos, che nel frattempo era stato indicato dal Partito per la Democrazia (PPD) come candidato per il 2 luglio, per ragioni storiche non è contraddizione far parte tanto del PS come del PPD, aveva preso la decisione di non partecipare alle Primarie costringendo alla Dirigenza del Partito di scoprire le carte contro la possibilità di correre con un candidato sgradito come Insulza o con un dissidente come Fernando Atria, candidato della sinistra del Partito vicino ai movimenti di protesta.
A questo punto la figlia di Salvador Allende fa inversione di rotta annullando le primarie e prendendo la decisione che sarà proprio il Comitato Centrale del Partito, a questo punto chiaramente pro-Lagos, a dover decidere quale sarà il candidato da spendere il 2 luglio.
Dilaniato dalle lotte intestine, più o meno occulte, il Partito soffre l’abbandono sia di Insulza che di Atria, quest’ultimo con il rischio che vada a ingrossare le fila del Frente Amplio che da sinistra minaccia i consensi del centrosinistra, che hanno ritirato persino la disponibilità a presentarsi in lista per il Congresso, assottigliando ancora di più le probabilità per la Nueva Mayoría di riconfermare la maggioranza legislativa.
Immagine di ffuentes via Wikimedia Commons, CC BY 2.0
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