Su suggerimento e a cura di @Mambombuti

Che cos’è davvero la realtà?
Sono ormai secoli, se non millenni, che l’uomo prova a rispondere a questo quesito apparentemente semplice. Ma a tutt’oggi non esiste ancora una definizione univoca di realtà. Fin dall’antichità, sia nel pensiero filosofico e religioso occidentale che in quello orientale, è sempre stato profondamente radicato il “dubbio” (la paura) che la realtà nella quale viviamo possa essere solo una sorta di illusione o allucinazione collettiva. In questi ultimi anni, con l’avvento delle nuove tecnologie digitali, il concetto di realtà è diventato ancora più sfumato e complesso e i dubbi e le domande su cosa possa essere “realmente la realtà” si sono moltiplicate senza trovare risposta.

“La realtà è diversa dalla realtà virtuale? La mia identità reale è diversa dalla mia identità digitale? Si può fare davvero una netta distinzione tra mondo reale e mondo digitale? E soprattutto, possiamo affermare che viviamo all’interno di una simulazione?”

L’idea che l’universo possa essere una simulazione suona un po’ come la trama del film Matrix, ma per certi versi questa ipotesi, per quanto possa sembrare strana e improbabile, non è da escludere a priori; anzi negli ultimi anni questa ipotesi è stata studiata e presa sempre in maggiore considerazione da scienziati illustri e pensatori di discreta fama.
Per provare ad approfondire l’argomento, si è appena svolto a New York un importante incontro durante il quale scienziati e pensatori di alto profilo si sono interrogati seriamente su quante possibilità ci siano che il nostro universo sia in realtà una simulazione e un costrutto di un’entità superiore e più intelligente.
Durante l’incontro lo scienziato Neil deGrasse Tyson, direttore dell’Hayden Planetarium dell’American Museum of Natural History, ha stupito la platea quotando addirittura a 50-50 la possibilità che tutta la nostra esistenza sia in realtà un programma che gira su un disco rigido di qualche nerd di un universo parallelo.