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Il primo innesco di ossigeno sulla Terra: il ruolo delle eruzioni vulcaniche

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In un breve video prodotto dall’università di Padova, Andrea Marzoli (docente del dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali) illustra i risultati di uno studio sugli oceani e sull’atmosfera terrestre nell’Archeano.

La composizione dell’atmosfera della Terra è cambiata in modo significativo nel tempo: durante la prima metà della storia del pianeta, oceani e atmosfera stessa erano privi di ossigeno (un ambiente anossico). Circa 2,4 miliardi di anni fa questa condizione è cambiata a causa di un grosso evento di ossigenazione che ha modificato radicalmente l’atmosfera, portandola a condizioni via via più ricche di ossigeno (permettendo lo sviluppo della vita).

Il «grosso evento» è collegato alla attività biologica di fotosintesi e quindi allo sviluppo di organismi che producono ossigeno. Prima di ciò però è successo qualcosa di significativo: dei «picchi di ossigenazione» di breve durata, ma importanti come precursori della trasformazione.

Propri su questi «piccoli eventi» si concentra lo studio pubblicato su PNAS: i primi “sbuffi” di ossigeno potrebbero essere stati favoriti da eruzioni vulcaniche e dal successivo rilascio di sostanze nutritive (in particolare il fosforo) nelle acque dei fiumi da parte delle rocce magmatiche. “Testimone” di questi fatti è il mercurio, elemento che viene emesso da attività vulcanica e che quindi ha aiutato a tracciare il susseguirsi di eventi magmatici e la corrispondenza con i picchi di ossigeno.

Prima di questa ricerca, si riteneva che la maggior parte dei cambiamenti nell’atmosfera primitiva dipendesse da processi geologici o chimici; le nuove scoperte indicano invece un ruolo decisivo dei processi magmatici planetari, ipotizzando che siano stati in grado di facilitare l’evoluzione della vita sulla Terra.

Immagine: National Park Service Digital Image Archives, Hawai’i Volcanoes National Park.


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