Su SkyTg24 è stata recentemente pubblicata la notizia che un team di scienziati giapponesi guidato dal professor Katsuhiko Hayashi dell’Università di Kyushu ha realizzato un esperimento inedito: creare topi con due padri biologici generando uova a partire da cellule maschili. Un importante risultato che apre interessanti possibilità per la riproduzione e per la cura di forme gravi di infertilità, oltre a fornire una prospettiva per coppie dello stesso sesso di avere un figlio biologico insieme.

“Questo è il primo caso di produzione di forti ovociti di mammiferi da cellule maschili”, ha affermato Hayashi al terzo vertice internazionale sull’editing del genoma umano presso il Francis Crick Institute di Londra.

Il team di Hayashi sta ora cercando di replicare questo risultato con le cellule umane, malgrado gli ostacoli legati all’uso di ovuli coltivati in laboratorio per scopi clinici.

Lo stesso argomento è stato affrontato da un articolo uscito su The Guardian, e da uno della BBC dove vengono anche riportati i commenti di alcuni scienziati che, come il professor Hayashi, si occupano di questi temi.

Alcuni di loro sottolineano che applicare alle cellule umane questa stessa tecnologia potrebbe essere più complicato che nei topi:

Prof George Daley, the dean of Harvard Medical School, described the work as “fascinating”, but added that other research had indicated that creating lab-grown gametes from human cells was more challenging than for mouse cells.

 

Prof Haoyi Wang, of the Chinese Academy of Science believes there is a very a long way to go before the technology could be considered for use in the clinic.

“Scientists never say never, in principle it has been done in mice so, of course, it may be possible in humans, but I can foresee a lot of challenges and I couldn’t predict how many years that would be.”

Lo stesso professor Hayashi, inoltre, solleva alcune problematiche che l’applicazione della sua tecnica negli esseri umani potrebbe comportare:

he would not be in favour of it being used by a man to create a baby using his own sperm and artificially created eggs.

Qui il link all’articolo originale pubblicato su Nature (Paywall)