In un’intervista su Formiche, il prof. Zollino (Università di Padova e responsabile energia di Azione) parla di un possibile ritorno al nucleare.
“Un altro piccolo, cruciale passo verso il ritorno del nucleare in Italia. Giovedì mattina Gilberto Pichetto Fratin ha riunito al suo ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica gli stakeholders di tutti i settori che interessano l’energia atomica nella prima riunione della nuova Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile. Guidata dal Mase con Enea e Rse, il tavolo di lavoro promette di arrivare a una roadmap nel giro di sette mesi e a delle linee guida in nove mesi. Queste fungeranno poi da base per arrivare a una strategia definitiva per definire tempi e modi della “possibile ripresa” dell’utilizzo dell’energia nucleare nel Belpaese.”
Secondo Zollino: “si dovrà lavorare anche sulla pubblica opinione, dove rimangono sacche non trascurabili di resistenza al nucleare. Fondata su paure irrazionali, che non vanno derise, ma rimosse con la corretta informazione, senza temere il confronto con chi quelle paure alimenta con argomenti privi di base scientifica, come il rapporto del Jrc citato in precedenza dimostra in modo inequivocabile. A me pare che evitare di affrontare il tema del ritorno del nucleare per paura delle reazioni equivarrebbe un po’ – mutatis mutandis – ad esser titubanti a promuovere una campagna vaccinale per paura delle resistenze novax. Non è accettabile che chi è visceralmente e irrazionalmente contrario al nucleare impedisca al Paese di fare la scelta ottimale. Bisogna avere il coraggio di andare contro queste pulsioni, che poi sono le stesse che interessano i termovalorizzatori, i rigassificatori, gli impianti rinnovabili, eccetera”.”
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