Su suggerimento di @fed.
Un articolo di Mattia Salvia su Vice racconta come sono nate le periferie milanesi, ma soprattutto cosa sono diventate: a partire dal modo in cui gli edifici sono stati progettati (e abbandonati), fino alle ideologie estreme che proliferano in tale contesto di isolamento.
Sono invece entrato nell’Istituto Marchiondi, a Baggio—o in quel che ne rimane. Costruito negli anni Cinquanta, è considerato un capolavoro dell’architettura brutalista italiana, tanto che il plastico dell’edificio è esposto al MoMA di New York. È stato prima un riformatorio, poi un centro di formazione professionale e poi, all’inizio degli anni Novanta, è stato abbandonato. Nel 2009, un campo rom sorto nel frattempo nelle vicinanze è stato sgomberato: c’era un progetto di recupero della struttura che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede della facoltà di architettura del Politecnico di Milano e uno studentato da 200 posti, ma alla fine non se n’è fatto più nulla per i costi eccessivi.
Immagine da Wikimedia Commons.
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