Il Guardian pubblica un reportage con le storie raccontate da alcuni Ucraini detenuti nelle carceri del proprio paese con l’accusa di collaborazionismo con gli occupanti russi.
La maggior parte racconta di circostanze confuse che li hanno costretti a prendere decisioni forzate (paga per lavori svolti per conto degli occupanti, fotografie che non sospettavano fossero di utilità bellica…) o in cui sono stati incastrati da altri, mentre qualcuno è orgogliosamente a favore della Russia contro il “nazismo”.
La maggior parte si dichiara pronta a partecipare ad uno scambio di prigionieri:
Many of the prisoners have signed documents asking to be exchanged with Russia. Some always dreamed of ending up there; others realise it is their best chance of being freed before the end of their sentences.
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