Su suggerimento di @i.c.e..

I motori di ricerca in genere ordinano i risultati basandosi su vari fattori, uno dei quali è la popolarità di una pagina, misurata in funzione del numero di altri siti che contengono link ad essa. Il sistema ha funzionato finora, ma ultimamente ci si comincia a chiedere come migliorarlo per garantire che i primi risultati non siano solo molto popolari, ma anche accurati.
Ne hanno parlato ricercatori di Google in un paper, e ne parla anche l’astrofisico Adam Frank in termini più accessibili, ponendo alcune interessanti domande su come il cambiamento di un meccanismo tanto importante potrebbe cambiare Internet e il nostro rapporto con le informazioni che vi troviamo.

Immagine da flickr.

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Dai commenti
@Lowresolution segnala un articolo di Evgeny Morozov datato 2012, in cui si parla di come motori di ricerca ed altri fornitori di informazioni sono in grado di censurare internet.
@oliodinb fa notare come il redattore dell’articolo potrebbe essere troppo coinvolto nella questione, essendo gestore di un blog sul cambiamento climatico con posizioni scettiche. Sotto al suo commento ce ne sono altri che lo confutano.