Un articolo uscito su Artribune presenta la mostra “Giorgio Morandi – Time Suspended II” a New York, aperta dal 26 settembre al 26 novembre, che è ritenuta la più grande esposizione dedicata all’artista bolognese mai allestita nella città.
La mostra, curata da Marilena Pasquali e dal gallerista Mattia De Luca, celebra il 60esimo anniversario della morte di Morandi e include circa sessanta opere realizzate tra il 1913 e il 1964. L’esposizione è allestita in una storica casa nell’Upper East Side di Manhattan e si sviluppa su due piani, animando sei stanze con le iconiche nature morte, paesaggi e dipinti di fiori di Morandi. La mostra offre una rara opportunità di vedere riunite opere provenienti da prestigiose collezioni private e museali.
Il progetto espositivo era già stato ospitato a Roma nel 2022, ma in occasione della mostra di New York è stato ampliato e rivisto.
“Raramente un artista ha saputo trasmettere ragione e sentimento fusi insieme come ha fatto Giorgio Morandi con le sue composizioni di oggetti, i suoi scorci di natura, i suoi fiori di seta, immagini in apparenza così ‘neutrali ’e in realtà così forti, così vuote di uomini e così colme di umanità”, così si era espressa Marilena Pasquali, fondatrice e direttrice del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna, nonché curatrice di Giorgio Morandi, Il tempo sospeso, ospitata negli spazi della galleria Mattia de Luca a Roma da aprile a luglio 2022.
Marilena Pasquali è una storica dell’arte italiana, specializzata in arte contemporanea e gestione museale. Laureata all’Università di Bologna, ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio e alla promozione dell’opera di Giorgio Morandi. Nel 1993, ha fondato e diretto fino al 2001 il Museo Morandi a Bologna, che ospita una vasta collezione delle opere dell’artista. Dopo aver lasciato il museo, ha creato il Centro Studi Giorgio Morandi, di cui è presidente, e ha continuato a curare numerose mostre e pubblicazioni dedicate a Morandi e ad altri artisti del Novecento.
The Art Newspaper scrive a proposito di questo evento:
Una galleria italiana di modeste dimensioni è riuscita dove i mega mercanti hanno fallito nel riunire circa 70 opere dell’artista italiano Giorgio Morandi in una mostra che abbraccia tutta la sua carriera a New York alla fine di questo mese. Organizzata dal mercante romano Mattia de Luca, la mostra presenta circa 55 dipinti e 15 opere su carta risalenti al periodo compreso tra il 1913 e il 1964, tra cui nature morte firmate dall’artista, oltre a paesaggi e dipinti floreali. Coincide con il 60° anniversario della morte dell’artista. La mostra è “tra le più grandi e significative mostre dedicate all’artista negli Stati Uniti in quasi 20 anni”, secondo una portavoce della galleria. L’ultima mostra a New York di questa portata e portata è stata nel 2008 al Metropolitan Museum of Art e comprendeva 110 opere.
L’articolo di The Art Newspaper dà qualche informazione sulla provenienza delle opere in mostra:
Spesso descritto come l’artista degli artisti, Frank Gehry, Vija Celmins, Edmund de Waal, Robert Irwin, Wayne Thiebaud e Zeng Fanzhi, tra gli altri, hanno tutti citato Morandi come fonte di ispirazione, mentre i suoi dipinti sono apparsi in film tra cui La Dolce Vita (1960) di Federico Fellini. De Luca ha trascorso l’ultimo anno a reperire opere, molte delle quali nascoste in collezioni private per più di mezzo secolo. Molti hanno provenienze distinte, tra cui pezzi un tempo di proprietà dell’artista americano Robert Rauschenberg, del leggendario regista italiano Vittorio De Sica e del noto mercante Curt Valentin. Un altro dipinto fu esposto alla Biennale di San Paolo nel 1957, quando Morandi batté Jackson Pollock per prendere il primo premio per la pittura.
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