Ricercatori olandesi di Leiden e Nijmegen hanno elaborato un nuovo approccio vaccinale contro la malaria, sfruttando punture di zanzare che trasportano una versione geneticamente modificata del parassita.
A noi italiani la malaria fa venire in mente Fausto Coppi, le bonifiche di quando c’era LVI (…), oppure una mediocre scusa per indulgere in cocktails da fighetti.
In realtà, nel mondo ancora oggi la malaria colpisce circa 250 milioni di persone ogni anno, con più di 600.000 morti. In molti dei paesi dove la malaria è endemica, come in Africa sub-sahariana o in Asia, questa malattia è la prima causa di morte.
Per questo ottenere un vaccino efficace sarebbe un risultato straordinario per la salute pubblica di questi paesi. Finora sono stati approvati due vaccini contro la malaria, ma la loro efficacia è ridotta (75%) e l’immunità che garantiscono è ridotta nel tempo, richiedendo continui richiami.
Gli scienziati olandesi hanno sviluppato una nuova strategia di vaccinazione contro la malaria, utilizzando morsi di zanzare portatrici di una versione geneticamente modificata del parassita. Uno studio condotto in volontari sani e pubblicato sul New England Journal of Medicine ha mostrato come questa tecnica riduca la suscettibilità alla malaria, con il 90% dei partecipanti protetti dall’infezione. La ricerca è promettente e potrebbe aprire la strada a soluzioni più efficaci contro la malaria.
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