Su BoLive si parla di una nuovo lavoro scientifico sul colore rosso di Marte.
Marte si contraddistingue per il suo caratteristico colore rossastro. Da molti anni studi e ricerche hanno provato a chiarire l’origine di questa particolare colorazione, e di recente uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications sembra essere giunto ad una conclusione decisiva: sarebbe la ferridrite – un minerale ricco di ferro e acqua -, a rendere Marte il “pianeta rosso” che tutti conosciamo. Questa scoperta ha un’enorme importanza, poiché sarebbe una conferma ulteriore del suo passato acquoso ed umido.
Lo studio è in contrasto con indagini precedenti, che imputavano la polvere rossastra che ricopre il pianeta all’ematite, un minerale che si costituisce grazie al ferro e all’ossigeno, ed è favorito dalla presenza di un clima secco e asciutto; la ferridrite, invece, si sviluppa in presenza di acqua fredda. Questo minerale ha avuto origine in un passato lontano: un passato in cui l’ambiente su Marte era completamente differente da quello che oggi conosciamo e osserviamo. Si presentava umido e acquoso, mentre adesso appare arido, secco e desertico. Prima di questa trasformazione – che risale a miliardi di anni fa -, si sarebbe costituita la ferridrite, favorita dalla presenza di acqua: attualmente, risulta uno dei minerali prevalenti nella polvere che rende rosso Marte.



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