NPR riporta e commenta le informazioni ricavate da un sondaggio commissionato da Mercer, azienda di consulenza sui benefit aziendali, sulle prospettive economiche della sanità USA.
Negli USA le prestazioni sanitarie vengono pagate ai fornitori in prevalenza dalle assicurazioni private, e in gran parte tramite i datori di lavoro, che naturalmente si rifanno sui dipendenti.
Secondo il sondaggio, è previsto un aumento del 9% delle spese che i datori di lavoro sosterranno l’anno prossimo, dovuto agli aumenti del numero delle prestazioni e del costo delle spese per farmaci più efficaci. E soprattutto a processi di fusioni e aggregazioni dei fornitori, che hanno così acquisito una maggiore forza contrattuale.
59% of those employers told Mercer they plan to pass those higher prices along to their workers in the form of “cost-cutting changes,” such as higher deductibles, copays or other out-of-pocket costs, such as prices for filling prescriptions.
These soaring costs also underline a hidden-in-plain-sight truth about the broken U.S. health care system: For the majority of Americans under age 65, their employers ultimately decide how much they pay for health insurance and medical care…
What’s missing in health care is: It’s not a traditional free market. You don’t have those competitive forces,” says Sunit Patel, Mercer’s chief actuary for health and benefits in the United States.


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