Su suggerimento di @giovannim e @HugoFiala

 

Questa estate New Horizons, la sonda spaziale della Nasa, raggiungerà il momento culminante del suo viaggio, cominciato nel 2006. quello che perfino Hubble rivelava come un punto sfocato, è diventata una “palletta” di quasi 30 pixel di diametro. Quando sorvolerà Plutone, il 14 luglio intorno alle 11.49 Utc, scatterà una serie di immagini dettagliate della superficie di questo pianeta nano (Voi avete votato per dare un nome alle sue montagne?). Ma ci sono anche preoccupazioni per il passaggio ravvicinato a causa di possibili detriti per via delle lune e di possibili anelli.
Terminata la missione, la Nasa scaricherà i dati di New Horizons, ne cancellerà la memoria e le dirà addio, lasciandola volare per sempre nello spazio profondo. Ma nel 2016, dopo che tutti i dati relativi al sorvolo di Plutone saranno stati recuperati, gli ingegneri aerospaziali vogliono caricare sulla memoria di New Horizons il messaggio One Earth, il primo ritratto della Terra creato in crowdsourcing. Nel frattempo, chiunque può proporre via internet immagini, audio, video, testi e disegni in 3d da inserire nel messaggio, poi il pubblico voterà il montaggio definitivo.
Sarah Scoles riflette su quale tipo di messaggio vogliamo mandare (ne avevamo già parlato anche qui):

It’s a nice idea, and an audience poll works well on TV shows such as Who Wants to be a Millionaire?. But can we really count on the crowd to paint an artful portrait of itself for an alien civilisation? And should we be talking about ourselves at all?

 

Nell’immagine la copertina del disco d’oro del Voyager by NASA/JPL [Public domain], via Wikimedia Commons