un sito di notizie, fatto dai commentatori

Didattica digitale: sta arrivando, è già arrivata

Didattica digitale: sta arrivando, è già arrivata

32 commenti

Su suggerimento di @uqbal, da Linkiesta.

Il fondatore della scuola digitale online gratuita Oilproject, Marco de Rossi, fa una panoramica sul mondo dei Mooc (Massive online open courses) utilizzabili a scuola. Il limite maggiore è più della scuola italiana che del modello didattico: il mondo dei Mooc parla quasi del tutto inglese.

Ne “La Buona Scuola” c'è un grande e clamoroso assente: l'online learning. Non si parla da nessuna parte di quale strategia applicare affinché nella scuola primaria e secondaria vengano adottate piattaforme di social learning e di erogazione di materiale didattico digitale. Di che piattaforme parliamo? Da una parte ci sono i cosiddetti Mooc (“Massive online open courses”), protagonisti del dibattito internazionale sull’apprendimento digitale da fine 2011. Si tratta, in altre parole, di piattaforme aperte che permettono l'erogazione gratuita di corsi – video, testi, esercizi – a chiunque, in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo, sia uno smartphone, un tablet o un computer. Dall'altra c'è tutto il mondo delle piattaforme di online classroom (le cosiddette “classi virtuali”), ambienti chiusi e protetti in cui il docente può organizzare e gestire la sua attività didattica attraverso modalità e mezzi nuovi, sfruttando pienamente le potenzialità del digitale.
Queste piattaforme sono fondamentali, per costruire la scuola di domani, poichè sono strumenti imprescindibili per sviluppare metodi didattici – chiamati blended – in cui la didattica in classe e quella a distanza convivono in modo sinergico, ognuna utilizzata secondo le sue potenzialità. Jessica Yuen di KhanAcademy – il più importante Mooc per scuole superiori al mondo, sostenuto da Bill & Melinda Foundation e Google.org e le cui lezioni sono state viste 459 milioni di volte in 5 anni – racconta che da quando hanno inserito le funzioni “blended”, e in particolare la possibilità per il docente di monitorare a distanza i progressi dei suoi studenti su lezioni ed esercizi, in un solo anno la piattaforma è stata adottata da 20.000 insegnanti statunitensi in quasi 10.000 scuole diverse.

Continua a leggere su Linkiesta.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.