Su suggerimento e a cura di @Neoviolence
“Nei media nazionali, il Sud Italia – il Meridione – è spesso rappresentato come terra della criminalità e del degrado. Questa rappresentazione si limita a cogliere dati di fatto, oppure aggiunge ai fatti un’interpretazione che fa di alcuni problemi locali la chiave di lettura di un’intera area geografica? Il Sud ha nella cultura e nell’opinione pubblica italiana l’immagine che davvero si merita, oppure è oggetto di processi di semplificazione e di caricatura?”
Secondo gli ospiti della trasmissione di Rai5 Lo stato dell’arte, Alessandro Laterza, editore e vice presidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, e Stefano Cristante, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università del Salento, il Sud è vivo, in fermento e produttivo. Ma non se ne parla: un atteggiamento generalizzato da parte della politica e dei media a non evidenziare gli aspetti positivi esistenti nel Mezzogiorno, come per esempio nel campo della produzione culturale – dalla narrativa alla musica, dal cinema al teatro – i cui molti dei maggiori esponenti provengono dalle regioni meridionali.
Particolarmente interessanti e spunto di riflessione sono i dati raccolti e analizzati da Cristante che, alla domanda su quali siano i motivi per cui il Sud viene dipinto in modo così negativo, risponde con i risultati raccolti investigando sul Tg1, il telegiornale più seguito dagli italiani. Da 35 anni solo il 9% delle notizie apparse sul Tg1 sono dedicate al Sud Italia, parte del paese che conta 1/3 della popolazione nazionale. E di questo 9%, ben il 75% sarebbe rappresentato da cronaca e criminalità; a seguire dal meteo e welfare (che la maggior parte dei casi si traduce in casi di malasanità).
Immagine da pixabay
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