A cura di @fifa98
Un articolo di Francesco Lisanti su L’Ultimo Uomo ripercorre le avventure calcistiche di Venezia, Como, Ancona e Treviso provando ad individuarne i tratti comuni; tutti club di provincia, promossi in serie A nello scorso decennio dopo una brillante stagione nella categoria cadetta, non riuscirono ad adeguarsi alla nuova serie andando incontro ad un’annata disastrosa culminata in un’immediata retrocessione prima, e – successivamente – nel fallimento societario.
Le premesse sono sempre agrodolci: la rosa è mediocre ma piena di scommesse, il mercato è ambizioso nonostante il bilancio in forte passivo, la società non vede l’ora di sparire ma rilancia la posta. L’esonero è la certificazione del fallimento tecnico, la mossa disperata che si rivela ulteriormente nociva. A volte l’allenatore esonerato viene richiamato indietro, ma non è mai una buona idea neanche questa. L’imbarcata è il momento dell’amara consapevolezza, il secchio d’acqua gelida che interrompe per sempre il sogno della promozione, la legge del più forte applicata brutalmente su un campo da calcio.
Immagine via Wikimedia Commons.
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