A cura di @werner58.
La bassa qualità dell’informazione scientifica sui media di massa, specie in ambito medico, è un fatto risaputo e molto irritante per alcuni ricercatori. Negli anni ha portato a diffidenze e scontri dialettici fra le due categorie, con i giornalisti normalmente accusati di sensazionalismo se non di vere e proprie invenzioni sconsiderate al solo fine di attirare clic.
Il neuroscienziato australiano Chris Chambers, un tempo fra le voci più attive in questa disputa, ha però cambiato decisamente le sue opinioni rendendosi conto che la gran parte delle esagerazioni non hanno origine nelle redazioni, ma direttamente nelle università. Questo è stato quantificato in un paper pubblicato sul British Medical Journal, di cui Chambers è uno degli autori: recentemente lo ha rilanciato in un thread su Twitter, raccontando la sua esperienza nella comunicazione scientifica e suggerendo alcune vie per migliorare il rapporto fra giornalisti e scienziati.
Immagine da pixabay.
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