A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo di David Broder, pubblicato su Jacobin il 25 aprile del 2016 e riproposto su Internazionale con la traduzione di Andrea Sparacino, parla delle diverse anime che rappresentarono la Resistenza italiana e in particolare dei contrasti, acuitisi negli anni del dopoguerra, tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano. Il pezzo si chiude con le riflessioni dell’autore sulla Festa della Liberazione e sul suo attuale significato.
Tuttavia, anche se i partiti del Cln sostenevano di rappresentare “un intero popolo in armi”, esclusi gli ultimi lealisti del regime fascista (considerati burattini della Germania e non veri patrioti), il 25 aprile non è mai davvero riuscito a essere un simbolo di unità nazionale. Non solo perché i battaglioni residui dell’estrema destra celebrano ancora oggi le loro commemorazioni nella cittadina natale di Mussolini, Predappio, ma anche perché nella cultura popolare la resistenza è stata sempre identificata principalmente con il Partito comunista italiano.
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