A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo a firma di Rosy Matrangelo pubblicato su Scienza in Rete parla di un modo di fare divulgazione scientifica che starebbe prendendo sempre più piede: quello di raccontare la scienza cercando al contempo di divertire.
E dai che si fa per ridere. Che cosa? Della serissima divulgazione scientifica. Preferire il sentiero della comicità e della simpatia per spiegare al grande pubblico le ultime scoperte da Nobel o per aiutare gli studenti a fissare le definizioni più ostili suona come un colpo di grazia che metta a tacere ogni discussione sulla questione delle questioni: fino a che punto, ma soprattutto in che modo, si può semplificare o facilitare la comprensione di concetti o teoremi scientifici impegnativi senza sminuirne l’importanza o la complessità?
Immagine da Wikimedia.
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