A cura di NedCuttle21(Ulm)
Giacalone chiede (e ottiene) di potersi allontanare dalla Banca Europea per lo Sviluppo e la Ricostruzione e si candida con la lista “Petrosino Cambia”, sostenuto da una coalizione di partiti della cosiddetta sinistra radicale. «C’erano 5 avversari, una battaglia elettorale molto difficile. Ci sottovalutavano, ci quotavano con 200 voti, dicevano che quello che veniva da Londra figurati se avrebbe mai vinto». E invece grazie a una campagna elettorale concentrata intorno a «incontri tematici, assemblee con interventi, visite alle case, parlando di programmi e progetti», nel maggio 2012 Giacalone vince le elezioni e inizia il suo percorso all’interno delle istituzioni per combattere abusi edilizi e una cultura della sopraffazione e della prepotenza, scatenando così una guerra contro la mafia.
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