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Lettera aperta a Salvini da una lavoratrice dell’accoglienza

Lettera aperta a Salvini da una lavoratrice dell’accoglienza

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Left pubblica una lettera scritta da un’operatrice del sistema italiano di accoglienza e rivolta al ministro dell’interno Matteo Salvini.

«Se siete generosi accogliete anche con meno soldi, oppure accoglievate per far quattrini? Mi viene il dubbio che qualcuno accoglieva per far quattrini non perché aveva il cuore buono e generoso».

Al ministro vorrei rispondere che non sono una volontaria, sono una lavoratrice qualificata e ritengo a dir poco vergognoso che il massimo esponente di quello stesso ministero che gestisce l’accoglienza faccia affermazioni simili. Credo di parlare a nome di tanti miei colleghi dicendo che mi sento infamata e umiliata pubblicamente. Per anni noi lavoratori impiegati nell’accoglienza siamo stati usati per gestire quella che veniva spacciata come “un’emergenza”, usati per arginare alla bell’e meglio un fenomeno sociale senza che mai si pensasse ad interventi seri e strutturali, usati e sottopagati per mediare e sopperire alle carenze di istituzioni impreparate e incompetenti, usati all’occorrenza per strumentalizzazioni varie ed eventuali. E ora gettati via come se nulla fosse. Le stime parlano di quasi 20mila lavoratori, perlopiù giovani. Persone qualificate, competenti, che credono in quello che fanno e lo fanno bene, nonostante lo scarso ritorno economico in busta paga. Dopo il danno, pure la beffa: siamo sull’orlo del baratro, in tantissimi stiamo per perdere il lavoro e tutti i giorni dobbiamo sorbirci calunnie su calunnie sputate malamente qua e là per beceri fini politici.

 

 


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