un sito di notizie, fatto dai commentatori

Abram Petrovič Gannibal, il bisnonno africano di Pushkin

0 commenti

Un articolo della rivista online La Brujula Verde ripercorre la vita di Abram Petrovič Gannibal. Oggi costui è spesso ricordato per essere stato un bisnonno, dal lato materno, del poeta Pushkin. In vita fu però molto altro: un ufficiale zarista, un ingegnere militare che divenne generale e governatore di Reval (oggi Tallinn), e all’inizio, da bambino, uno schiavo, che le vicende della vita portarono dall’Africa alla Russia di Pietro il Grande.

Le sue origini sono molto incerte, e anche se viene spesso detto che proveniva dal Corno d’Africa, è più probabile che fosse nato nella zona a sud del Lago Ciad. Catturato da mercanti di schiavi e condotto a Costantinopoli, venne comprato da un mercante russo, per essere donato allo Zar nel 1704. La presenza di schiavi neri era alla moda nelle corti europee dell’epoca, ma come nota l’autore dell’articolo, forse Pietro I era anche interessato al bambino per ragioni ideologiche: per questo Abram (che in seguito si scelse il cognome Gannibal in omaggio ad Annibale) ebbe l’occasione di studiare all’estero.

Since the Tsar did not want to limit himself to having something exotic but wanted to demonstrate his ability to educate someone uncivilized, probably as a national example in the face of the resistance he encountered to his modernizing efforts, he ordered that he be given a multidisciplinary education. The boy accompanied the Tsar in all his campaigns as a valet (personal assistant) until 1717 and learned several languages, which favoured his being sent to Metz to study science. A year later he joined the French army to broaden his military knowledge and in 1720 he entered the artillery academy of La Fère. During this period he had the opportunity to participate in combat, especially in 1717, when the Quadruple Alliance War broke out, in which France, Great Britain, the Holy Empire and the Dutch Republic allied themselves against a Spain that was trying to recover its Italian possessions lost by the Treaty of Utrecht. He was wounded and imprisoned by the Spaniards but was released in 1722 and earned the rank of captain.

In seguito Gannibal tornò in Russia: insegnò matematica a Mosca, fece l’ingegnere militare in Siberia, e si sposò, due volte. Ottenne un titolo nobiliare, una tenuta con centinaia di servi della gleba, e morì a San Pietroburgo nel 1781. In quegli anni suo figlio Ivan si trovava nei territori appena conquistati dalla Russia sulla costa del Mar Nero, e partecipò alla fondazione di Kherson (dove c’è ancora una piazza dedicata a lui). Un altro figlio, Osip, aveva invece avuto una figlia, Nadezhda Gannibal, che nel 1799 avrebbe dato alla luce Alexander Pushkin.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.