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Adriano Olivetti agente segreto contro Mussolini

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Vincenzo Grienti su Avvenire scrive dell’attività dell’imprenditore-intellettuale in accordo con le intelligence americane e britanniche prima e durante Seconda Guerra Mondiale. Da documenti desecretati emerge che Adriano Olivetti, nome in codice Brown, in particolare godeva della stima dell’intelligence britannica che in molti dispacci lo definiva “il pianificatore lungimirante” e “la nostra migliore scommessa”.

 Dai documenti desecretati e resi aperti dagli archivi inglesi «nel 1943 Olivetti ha la possibilità di viaggiare in Svizzera con la scusa dell’azienda» spiega Nicoletta Maggi, giornalista e blogger che è volata a Londra a spulciare l’intera documentazione. In terra elvetica incontra esponenti del’Oss e più precisamente Allen Dulles e «viene scoperto mentre cercava di avvisare l’intelligence alleata a non fidarsi di Badoglio che aveva preso il potere da poco. Fu arrestato nel luglio del ’43 dai servizi segreti di Badoglio con l’accusa di collusione con l’intelligence nemica e rimase nel carcere di Regina Coeli per diversi mesi», aggiunge Maggi.


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