Un articolo pubblicato nel febbraio scorso su El País e tradotto per Internazionale da Chiara Pittaluga racconta la parabola della rivoluzione cubana e la drammatica crisi del Venezuela bolivariano.
Negli ultimi anni all’Avana molti stranieri hanno comprato proprietà a nome di cubani perché loro non potevano farlo. I prezzi sono aumentati in modo esponenziale. Nel quartiere del Vedado abbondano le case di lusso e gli appartamenti in ristrutturazione. Nella zona di Miramar ci sono pub dove gli unici neri sono gli addetti alla sicurezza: dei tipi grandi e massicci come quelli che sorvegliano le discoteche newyorchesi o parigine. Alcuni mesi fa sono andato in uno di questi locali, il Mio & Tuyo, e quando ho cercato di entrare nella zona dove si trovavano le donne più belle, una delle guardie mi ha fermato mettendomi il braccio sulla spalla: “Da qui comincia la zona vip. Per entrare devi comprare una bottiglia di whisky Chivas Regal o essere socio del club”. Ho pensato: la rivoluzione è finita.
Immagine da Wikimedia.
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