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Aiuti, sicurezza e rapporti economici: la «rete» italiana nei Paesi del Sahel

Aiuti, sicurezza e rapporti economici: la «rete» italiana nei Paesi del Sahel

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Ne parla un articolo del Sole 24 Ore:

A sud del Mediterraneo, si delinea un disegno di strategia geopolitica dell’Italia concentrato non solo sulla Libia. È più ampio: riguarda numerosi stati africani dove negli ultimi mesi il governo guidato da Paolo Gentiloni ha fatto visita, ha definito intese, si è impegnato con risorse umane e finanziarie. Un’azione in linea con quella intrapresa dal suo predecessore, Matteo Renzi. Gentiloni proprio due giorni fa ha rilanciato l’importanza del Fondo fiduciario Ue per l’Africa in una lettera al presidente della Commissione, Jean Claude Juncker. Se si uniscono i punti dei viaggi fatti nel continente africano dall’esecutivo si scopre una rete di rapporti pianificati su obiettivi dove la questione migranti è solo un – importante – tassello. «Occorre, intanto, una sorta di cintura di cooperazione e sicurezza che stiamo già stendendo in molti Stati» spiega il viceministro agli Affari Esteri, Mario Giro. «Abbiamo alcune decine di carabinieri già dislocati in Mali, Niger, Burkina e Somalia in accordo con i governi locali».


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