In questa puntata di Altri Orienti, Simone Pieranni parla della risposta asiatica ai dazi di Trump. Come sappiamo, la Cina ha deciso di rispondere colpo su colpo, ponendo controdazi e mettendo sotto pressione le aziende americani presenti nel paese. Pechino conta sul fatto che questa guerra commerciale danneggerà di più gli USA, e che lo shock sarà parzialmente assorbito dalla ripresa del mercato interno, senza far precipitare la situazione sociale. L’obiettivo è resistere a quella che si vede come una minaccia esistenziale contro la propria crescita, e accreditarsi all’estero come una grande potenza responsabile.
Altri stati hanno scelto un approccio meno assertivo. Gli analisti stimano che globalmente il Sud-est asiatico sarà la regione più colpita: per il Vietnam, in particolare, i dazi sono stati una doccia gelata, dopo anni in cui il paese ha cercato di intensificare i propri rapporti commerciali con Washington. Hanoi ha cercato di trattare, e di offrirsi di comprare maggiori merci americane, a cominciare da prodotti militari. Simili reazioni sono state compiute da Giappone e Corea del Sud. Il Bangladesh (il cui modello di sviluppo è basato sull’esportazione di prodotti tessili) sta cercando di muoversi in questa direzione, ma per ora senza riscontri.
Nota: la puntata è stata registrata l’8 aprile e pubblicata tre giorni dopo, quando lo leggerete probabilmente la situazione sarà cambiata.


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