un sito di notizie, fatto dai commentatori

Antifascismo e anticomunismo, un po’ d’ordine

0 commenti

In un articolo pubblicato su Doppiozero, Mario Barenghi spiega le ragioni per cui non è corretto mettere sullo stesso piano fascismo e comunismo e, di conseguenza, antifascismo e anticomunismo.

L’equiparazione tra fascismo e comunismo, e la conseguente professione di anticomunismo regolarmente abbinata alle manifestazioni (più o meno sincere) di antifascismo da parte di chi si dice antifascista solo se sollecitato a farlo, sono da sempre un motivo ricorrente del moderatismo benpensante. Ma di questi tempi, nell’Italia di Giorgia, è diventato quasi un tormentone; tanto che, a costo di ripetere cose che dovrebbero essere risapute, si sente l’esigenza di ribadire alcuni dati fondamentali.

Prima di tracciare una breve storia della nascita e delle caratteristiche di fascismo e comunismo Barenghi scrive:

Fascismo e comunismo sono fenomeni così diversi, per complessità intrinseca e per estensione cronologica, che accostarli tranquillamente, non che equipararli, è operazione impropria, fuorviante, e non di rado intellettualmente disonesta. Vero è che le dittature comuniste sono, in quanto dittature, deprecabili quanto lo è stato la dittatura fascista. Ma il fascismo è stato solo una dittatura, mentre il comunismo, piaccia o non piaccia, è stato molto di più che un regime politico affermatosi in alcuni Paesi: è stato anche un progetto politico che ha accompagnato e alimentato la crescita democratica all’interno dei sistemi liberali, contribuendo di fatto al loro radicamento sociale.

Sulla sconfitta di fascismo e comunismo non ci sono dubbi secondo l’autore:

Diciamolo in maniera più chiara. Sia il fascismo, sia il comunismo sono stati storicamente sconfitti. Ma il comunismo è stato sconfitto perché non è riuscito a realizzare i suoi obiettivi (condizionati da presupposti di natura utopistica); il fascismo è stato sconfitto proprio perché li aveva realizzati («Sui colli fatali di Roma è risorto l’Impero», vociava il Duce dal balcone di Piazza Venezia), o perché li stava realizzando (la sottomissione dell’intero continente europeo alla «razza» superiore, nel caso della Germania nazista, con annessa soluzione finale della questione ebraica).


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.