Su segnalazione di @Socrates, un articolo di Marco Zatterin da La Stampa.
È la fiera dell’ingegneria finanziaria, non la svolta anti-crisi in cui speravano in tanti, né l’inizio d’un nuovo modo di pensare l’Europa. Stamane Jean-Claude Juncker ha presentato all’Europarlamento il Piano per gli Investimenti che la Commissione Ue ha approvato ieri. «L’Europa sta girando pagina dopo anni di sforzi per promuovere la credibilità fiscale e le riforme», ha affermato il presidente aprendo il discorso alla plenaria. «Il Piano sugli investimenti si può riassumere in un messaggio unico: l’Europa ora può offrire speranza al mondo su crescita e lavoro». E ancora: «Prometto che non considereremo i contributi degli stati al Fondo Investimento nei calcoli Patto stabilità». Una novità, quest’ultima. Sino a ieri i tecnici lo avevano negato. Nottetempo il lussemburghese deve aver cambiato idea.
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