In questa torrida estate di campagna elettorale, non sarebbe male andare ad approfondire le figure umane dei principali leader di partito. Perché i programmi elettorali cambiano, ma le personalità molto meno. Di seguito ho quindi cercato alcuni titoli utili per approfondire.
Cominciamo con Enrico Letta, che nel 2021 si rivolgeva ai giovani espatriati invitandoli a tornare per ricostruitla con Anima e cacciavite. Libro che è solo l’ultimo di una serie di opere sui giovani e sull’Europa che il Segretario del PD ha scritto negli anni.
Ben più prolifico è invece Matteo Renzi, di cui forse al momento il più indicato è Controcorrente – perché, anche se non è l’ultimo, parla della precedente crisi di governo.
Silvio Berlusconi invece praticamente non scrive – ma in fondo ha chi può scrivere per lui – quindi non deve stupire se il suo libro più recente risale al 2010 ed è «L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio».
Anche Matteo Salvini scrive poco, infatti il suo Secondo Matteo è del 2016. Ma si sa che lui è un uomo che preferisce parlare a scrivere.
Giorgia Meloni infine non è da meno, infatti ha pubblicato nel 2021 Io sono Giorgia e per il momento è a posto così. A differenza di Salvini però, il suo è forse il libro più interessante dell’elenco, in quanto si tratta della sua biografia personale e politica. Ed è pure scritto bene, cosa che non guasta.
Un po’ sulla stessa falsariga è il libro di Luigi di Maio, Un amore chiamato politica. Decisamente meno “spontaneo” rispetto alla Meloni, nonché ormai datato perché parla del M5S in termini che oggi probabilmente rinnegherebbe, ma ugualmente interessante per approfondire “la persona”.
Su Giuseppe Conte, mi duole ammetterlo, non ho trovato titoli; per cui propongo Il portavoce di Rocco Casalino, visto che erano legati a doppio filo.
E, come sempre, vi invito a proporre qualsiasi altra lettura che facciate, abbiate fatto o vogliate fare. Perché in Bhookii non esiste il concetto di OT.
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