Mangiare insetti è già parte della vita quotidiana per miliardi di persone al mondo, ma in futuro potrebbe diventare un’abitudine diffusa anche da noi, dato che sono una fonte economica ed ecosostenibile di proteine. Gli Italiani però sono disposti a cambiare la loro dieta? E se sì, come?

Uno studio dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) ha effettuato un sondaggio e degli assaggi, su un campione di 400 persone. I risultati sono che gli insetti adulti, e in particolare i grilli, sono più accettabili delle larve, ma che comunque questo cibo viene tanto più apprezzato quanto meno si riconoscono i singoli animali. Gli uomini, inoltre, sono più propensi ad assaggiarlo delle donne.

Dell’argomento parla anche Wired:

Per l’alimentazione umana uno dei limiti principali è rappresentato proprio dall’accettabilità. Arup Kumar Hazarika e Unmilan Kalita, nel loro articolo dedicato alla sicurezza alimentare sulla rivista, ricordano per esempio come per far funzionare gli insetti a tavola sia necessario proporli come appetibili – e magari anche costosi – stimolando il pubblico a superare la sensazione di disgusto, o ancora diffonderne la cultura attraverso libri di cucina e sottolineandone la similitudine con i crostacei.