Su Il Tascabile una riflessione sulla biodiversità e sul come ne valutiamo il valore: si tratta di qualcosa che pensiamo importante di per sé o per gli esseri umani?
Una volta realizzato che cos’è la biodiversità e quale sia il suo ruolo negli ecosistemi, ci possiamo chiedere per quale ragione dovremmo considerarla importante e farne oggetto di salvaguardia. Per quale ragione andrebbe riconosciuto come un dovere etico e politico quello di preservare la biodiversità? Come può apparire importante qualcosa che – come si è detto – sfugge quasi sempre al nostro sguardo nella sua varietà e complessità? Quando prendiamo posizione contro l’olio di palma ci mobilitiamo perché vediamo gli oranghi perdere la loro casa e – giustamente – simpatizziamo con le loro sofferenze. Tuttavia, vediamo solo gli oranghi e non vediamo la foresta e tutta la biodiversità che compone gli ecosistemi di cui quegli splendidi primati antropomorfi sono parte. La biodiversità sfugge non solo alla nostra cognizione, ma sembra sfuggire anche alle nostre emozioni e alla nostra riflessione morale. Perché dovremmo preoccuparcene, dunque? E come?
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