A cura di @Piwakkio (modificato).
Un articolo dell’Espresso ricostruisce la figura di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, a seguito dell’intimidazione fascista al quotidiano Repubblica da parte di alcuni esponenti dello stesso partito (e da esso rivendicato) nel dicembre del 2017:
Ventuno aprile 1999, mancano quattro giorni alla festa della Liberazione. Mentre l’Italia democratica si prepara a ricordare la storica sconfitta del nazi-fascismo, all’aeroporto di Fiumicino si materializza un neofascista conclamato. Un terrorista nero che è riuscito a restare impunito. Si chiama Roberto Fiore, è stato condannato per banda armata e associazione sovversiva come capo di Terza posizione, l’organizzazione che alla fine degli anni Settanta ha riunito alcuni dei criminali più violenti della destra eversiva.
Questo post di Yàdad De Guerre su Facebook segnala alcune precisazioni da fare sull’articolo dell’Espresso.
Immagine da Wikimedia.
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