Su suggerimento e a cura di @Mambombuti

Un recente studio sembra aver dimostrato che negli esseri umani la struttura anatomica e la morfologia della corteccia cerebrale sono meno influenzati dai geni e di conseguenza meno trasmissibili per via ereditaria rispetto a quanto succede negli altri primati.
Sembra averlo stabilito una nuova ricerca pubblicata sui “Procedings of the National Academy of Sciences” che, confrontando centinaia di scansioni di risonanza magnetica di cervelli umani e di scimpanzé, è arrivata alla conclusione che i fattori ambienti e in generale gli stimoli esterni (sociali) nell’uomo esercitano un’influenza maggiore nello sviluppo neurobiologico del sistema nervoso rispetto a quanto avviene negli altri primati.
Secondo alcuni autori questa plasticità anatomica, tipica della fase di sviluppo degli esseri umani ma che dura molto più a lungo che nelle altre specie animali, potrebbe essere uno dei fattori chiave che ha permesso l’evoluzione culturale della specie umana.

 

Immagine di Miguel Virkkunen Carvalho via Flickr, CC BY 2.0