Su suggerimento e a cura di @Lowresolution
Un recente paper su Nature analizza come i sistemi digitali, uniti ai progressi della medicina, stiano completamente cambiando il concetto di cura e quale impatto questo può avere sui nostri sistemi sanitari. Per lungo tempo la medicina è stata concepita per affrontare la malattia in fase acuta; grazie ai progressi della scienza medica, oggi molte malattie una volta incurabili sono gestibili a lungo termine (per mesi se non per anni) diventando malattie croniche.
Se la cura di una malattia in fase acuta è per definizione episodica e limitata nel tempo, la gestione di un malattia cronica è molto più lunga e complessa fino a diventare parte della quotidianità del paziente, che in diversi casi riesce a svolgere una vita quasi normale. Questa nuova situazione pone una grossa sfida anche ai nostri sistemi sanitari pensati e organizzati per gestire l’episodio acuto ma non la malattia cronica a lungo termine. Questa è la dimensione in cui i sistemi digitali di telemedicina, con sensori e device sempre connessi, stanno dando risultati molto promettenti, permettendo nuove modalità di controllo remoto di un paziente a costi contenuti.
Digital medicine offers the possibility of continuous monitoring, behavior modification and personalized interventions at low cost, potentially easing the burden of chronic disease in cost-constrained healthcare systems […]
Immagine da Wikimedia Commons
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