Su suggerimento di @ecumene empirica.
Un articolo pubblicato su L’Indiscreto racconta la storia di Aldo Manuzio, pioniere dell’editoria.
A Manuzio dobbiamo nientemeno che l’indice, la numerazione a fondo pagina, il corsivo (introdotto con la sua edizione delle epistole di Santa Caterina), la straordinaria innovazione del volume tascabile e quello che si considera ancora oggi il più bel libro stampato al mondo, l’Hypnerotomachia Poliphili. È un mondo di pubblicazioni le cui proporzioni oggi fanno sorridere, nel quale il numero dei lettori era tale da augurarsi di esaurire 1000 copie in alcuni anni, ma che vide Manuzio ed eredi i protagonisti d’un immenso progetto culturale, di cui ancora oggi gli studiosi riconoscono ammirati l’audacia ideale.
Immagine da Flickr.
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